lunedì 1 luglio 2013

Sprazzi di follia

Come scrittore sono un esordiente o quasi, non ho (e forse non avrò mai) pile e pile di romanzi scritti e pubblicati, ma qualcosa di carino di mio lo si può leggere cercando un po' in internet o nelle biblioteche in giro per Bologna e dintorni.
La mia prima pubblicazione in assoluto è appunto 'Sprazzi di follia', un libretto autopubblicato, un'ottantina di pagine lungo le quali si dipanano sei storie molto diverse tra loro, per natura e anche per stile.
Una piccola infarinatura sui racconti:

  1. 'La storia dell'Alpen Thedy' è un racconto macabro, un omaggio a Shining del maestro Stephen King. Una sera di quindici anni fa stavo passeggiando con mia moglie nel silenzio di un paesino di montagna e ci ritrovammo nei pressi di un albergo abbandonato, in passato era stato cosi sfarzoso quanto a noi appariva fatiscente e desolato. La storia vera parla di suicidi, incendi e altre sventure, ma quella notte, passeggiando sotto una placida nevicata, mi era parso di scorgere una luce provenire da una delle finestre dell'ultimo piano. Suggestione? Sì, solo suggestione... forse.
  2. 'A Clara' è un omaggio ad una persona che non c'è più. Una cara persona, una nonna che finisce la sua vita e si ritrova nel suo paradiso, in ciò che la sua vita le aveva regalato di più bello. Insieme ai suoi cari, nei posti più amati, per sempre.
  3. 'Con la morte nel cuore' è il racconto più breve; un dramma che vede una donna scissa tra il ricordo di un'amica che non c'è più e l'amore per il suo uomo rimasto vedovo. L'amore visto come colpa, ma la convinzione che la vita continua e deve continuare al meglio, nonostante il dolore che proviamo.
  4. 'Per un bicchiere di bonarda' è un racconto fuori di testa, onirico e folle. Fa parte anche dell'antologia 'Il vino e la sua magia' edita da Estroverso. Qua il bicchiere di bonarda non è altro che un vettore verso la perdita del controllo tra ciò che è reale e ciò che reale non è. Un'ubriacatura nell'io narrante che, spaesato, si trova a dare significato ad una vita che non è più in grado di riconoscere.
  5. 'Sinfonia a Dio'. Era un motto di Brian Wilson, il leader dei Beach Boys; era una sua ossessione. E anche il protagonista del racconto, musicista baciato dal talento e poi caduto in disgrazia, cerca di realizzare questa melodia inarrivabile e, perciò, impossibile da riprodurre. Esiste solo nei sogni, comporla con un comune pentagramma non è possibile, prova e riprova, ma una notte...
  6. 'Il cerchio' ovvero l'anima del libro, lungo quasi come tutti gli altri racconti messi insieme. Stefano e Annabel sono due bambini, s'incontrano in un magico 11 luglio del 1982 (il giorno della finale dei mondiali di Spagna) e nonostante la giovanissima età nasce qualcosa di molto simile all'amore. Passano gli anni, si perdono di vista, ma il destino, di tanto in tanto, li porta ad incontrarsi, sempre in momenti delicati delle loro vite e memorabili per l'intera umanità.
Spero che vi piacciano le premesse di questi racconti. Non saranno capolavori, ma mi piacerebbe che voi li leggeste per parlarne un po' insieme. Amo molti di questi personaggi, soprattutto de 'Il cerchio' e vorrei sapere da voi se vi hanno fatto palpitare, sorridere, infuriare o altro.
Non vi chiedo di comprare il libro, per carità. Basta trovare la biblioteca vicino a casa vostra e il gioco è fatto, buona lettura amici miei.

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